Ciascuno con una precisa identità, ognuno con un ruolo specifico; uno strumento alla volta suona la gioia, fissandola nella memoria. Ritmi spontanei, corpi che cantano. Tutto sembra semplicemente separato e decontestualizzato. Le onde si propagano e travolgono, vibrano, toccano e coinvolgono. Il puzzle si ricompone ed il quadro appare finalmente chiaro e completo. Uno dopo l’altro i suoni echeggiano insieme, contagiano e si sommano, mentre l’oro congiunge i frammenti di ciò che era rotto.
Ideato insieme a Erica Elia (logopedista e musicoterapeuta).
Testo di Stefano Sorgente