La ricetta Croma

Riassunto

L'arte e la musica non sono aspetti marginali della quotidianità: vivere è creatività. La cura e il potenziale espressivo delle arti, fondamenti che ci muovono fin dai primi passi della nostra associazione, per scoprire da dove partiamo, come operiamo e a chi ci rivolgiamo.

L’opera artistica e quella musicale toccano le corde dell’anima. Materia e musica mutano in specchi che riflettono la propria natura, e ogni interazione con queste ultime determina una trasformazione simbolica che permette di agire su noi stessi.

Quante volte una melodia ci raggiunge nel profondo legandoci a sé? Avviene mediante dinamiche profonde eppure a noi tutto sommato sconosciute. Ci sono «canzoni che sanno chi sei molto meglio di te» canta un pilastro della musica italiana, ed è proprio così: capita che ci sia quel brano che descriva alla perfezione la nostra gioia, oppure quello in grado di raccontare con precisione i momenti più tristi, senza che vi sia alcun legame tra il cantante, l’autore e noi ascoltatori. Analogamente, girando per un museo o visitando una mostra di opere d’arte, può succedere che quel determinato quadro, quelle forme, quella composizione, quelle luci e quei colori facciano breccia in noi, destando la nostra attenzione, ammaliandoci. O ancora, è facile che un indefinito piacere di fare e di agire ci pervada quando lavoriamo manualmente (o quando suoniamo uno strumento musicale), catapultandoci in una dimensione parallela, caratterizzata da un senso di tranquillità, da una concentrazione quasi febbrile eppure rasserenante e rassicurante: le mani toccano, creano, modellano; pensano e trasformano in realtà quel flusso che sgorga dal profondo di ciascuno di noi.

Questo magnifico potenziale dell’arte e della musica permette che esse ci raggiungano come una brezza che si infiltra negli spazi stretti delle finestre socchiuse dei nostri animi, dischiudendo pensieri ed emozioni. È possibile però anche compiere un viaggio verso questi canali espressivi, scegliendo di interagire con essi ed imparando ad usufruirne e ad utilizzarne l’immenso potere terapeutico ed educativo. Mi viene da pensare alla mia infanzia pervasa da quantità industriali di disegni, immerso nel piacere di delineare il mio mondo e la realtà che cominciavo a conoscere, cogliendone il profilo fino ad arrivare a comprenderla. Ma ripenso anche agli anni della fine del liceo, quando ho cominciato a scrivere canzoni armato di chitarra; la musica e l’arte sono mondi che ci trasportano: permettono di immergerci e di viaggiare dentro e fuori la realtà, di spaziare nell’immateriale dando una forma concreta alle nostre emozioni, garantendo un porto sicuro in cui esprimersi e dal quale ripartire. Le arti consentono di liberarsi, di sperimentare, di comunicare, ma permettono anche di fare un lavoro di crescita che operi in maniera inversa, permanendo nell’attesa e imparando ad accettarla, sviluppando il ritmo e la modulazione; grazie a questo vasto spazio in cui è possibile rimbalzare da un polo all’altro, da un’azione espressiva ad una più contenitiva, attraverso attività che allenano la motricità, la manualità ma anche la fantasia, arte e musica sanno rivelarsi delle ottime insegnanti, propedeutiche al raggiungimento di un benessere psicofisico che passa attraverso la conquista di un’autoregolazione personale. Questi canali sono la galassia ideale verso cui far muovere le nostre emozioni per poi ritrovarle trasformate in immagini nitide, adatte per essere comprese, catalogate, riutilizzate con consapevolezza, poiché digerite e trasformate. Bernard Aucouturier, caposaldo nel campo della psicomotricità, afferma che «il carattere fondante dell’azione è la reciprocità delle trasformazioni del soggetto e dell’“oggetto” […] Ogni azione riuscita può essere intesa soltanto in termini di interazione e di trasformazione tra due esseri, o, più tardi, tra due funzionamenti psichici», ma ancor prima tra due corpi (nel caso in questione tra l’artista e la materia, visiva o musicale).

Per ciascuno dei membri di Croma, arte e musica sono state rilevanti nella rispettiva formazione personale, rivelandosi sagge e gioiose compagne di viaggio. Perciò viene facile testimoniare la forza e l’efficacia di questi fenomeni creativi e risulta semplice promuoverli con fini terapeutici ed educativi, o semplicemente per vivere un’esperienza arricchente ed entusiasmante. La creatività è una peculiarità dell’uomo: arte e musica sono nate con l’esordio della civiltà, come fenomeni sociali e condivisi originati da un impulso comunicativo, da una necessità di celebrare la vita, dalla volontà di prendersi cura dei luoghi che abito, degli oggetti di cui mi approprio, del corpo che vivo. L’uomo ha cercato fin dalle origini la bellezza, per arricchire, fare proprio e rendere un capolavoro, il mondo (già di per sé) spettacolare in cui era immerso. Perciò l’arte e la musica non sono aspetti marginali della nostra quotidianità, bensì moti dell’anima che ci caratterizzano e che come tali vanno riscoperti e coltivati, poiché possono aiutarci a colorare i nostri giorni. Vivere è creatività, e Croma lo sa.

Stefano Sorgente

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